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Gli additivi negli integratori: perché dovresti porre più attenzione?

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Gli additivi negli integratori: perché dovresti porre più attenzione?

04 Aug 2022 By Caitlin Beale, MS, RDN+

Le persone utilizzano gli integratori alimentari per migliorare e ottimizzare la propria salute. Cosa succede quindi quando leggono l’etichetta e la lista degli ingredienti e piena di additivi irriconoscibili?

 

La verità è che non tutti gli integratori sono creati allo stesso modo e molti consumatori non son coscienti della differenza in termini di qualità.

 

Diverse aziende che producono integratori utilizzano ingredienti non necessari durante il processo di produzione, al fine di estendere nel tempo la conservazione del prodotto o di migliorarne l’aspetto con cui si presentano.

 

Altre volte tali ingredienti sono aggiunti semplicemente perché economici e permettono al brand di risparmiare.

 

Molti di noi leggono le etichette degli alimenti per fare scelte più salutari. È altrettanto importante farlo con gli integratori. Numerosi additivi usati negli integratori hanno significativi lati negativi che possono ripercuotersi su persone sensibili a causa di allergie e intolleranze. Inoltre, alcuni additivi andrebbero evitati per il loro legame a problemi di salute sul lungo periodo.

 

Di seguito gli additivi da cercare nell’etichetta del tuo integratore e il motivo per cui non li troverai mai in un integratore Pure Encapsulations®.
 

  • Biossido di titanio: Il biossido di titanio può essere utilizzato negli integratori come agente riempitivo/sigillante o colorante per migliorare l’aspetto delle compresse. Esso, infatti, rende bianco l’integratore evitando colori sgradevoli. Viene inoltre utilizzato per sbiancare prodotti come pitture, cosmetici, creme solari.
    Dal momento che il biossido di titanio è un riempitivo comune, ci sono diversi motivi per quali vorresti essere cosciente della sua presenza, visto che è stato associato a vari effetti collaterali e condizioni di salute, tra cui allergie, disregolazioni del sistema immunitario e danno cellulare.1,2
    Molti Paesi hanno bandito Il biossido di titanio come additivo alimentare negli integratori, menzionando evidenze scientifiche secondo non vale la pena utilizzarlo dati i rischi per la salute 3,4. Malgrado ciò, in molti mercati globali della salute è ancora consentito utilizzarlo nei cibi e negli integratori.
     

  • Magnesio stearato. Il magnesio stearato è un agente di flusso, ciò significa che viene aggiunto al prodotto per evitare che si attacchi all’attrezzatura durante il processo di produzione. Inoltre, viene utilizzato come additivo negli integratori (agente antiaggregante) dal momento che evita agli ingredienti di attaccarsi tra loro all’interno della capsula. Quando viene utilizzato come aiuto di processo, un produttore di integratori lo aggiunge per velocizzare la produzione.
     
  • Agenti di rivestimento e gommalacca. Sono altri additivi utilizzati per l’aspetto e il rivestimento; fanno apparire la capsula migliore sia visivamente sia in termini di sapore, se gli ingredienti sono amari. Vengono inoltre aggiunti nei prodotti a rilascio prolungato per aiutarli a resistere al processo digestivo 5.
    La gommalacca in particolare viene usata per rendere lucente la tua pillola, ed è lo stesso agente di rivestimento utilizzato in cosmetici come mascara e rossetti. Altri rivestimenti e finiture aggiunti agli integratori alimentari per motivi di aspetto possono essere composti di sostanze chimiche conosciute come perturbatori endocrini, e includono plastiche, ftalati, tensioattivi.

     
  • Coloranti artificiali. Molti hanno familiarità con i coloranti artificiali nei cibi lavorati, ma essi sono anche aggiunti agli integratori. Le compagnie che producono integratori li aggiungono spesso per aiutare il consumatore a entrare in sintonia con il prodotto o rimediare alla perdita di colore durante il processo di produzione.
    Ad esempio, poiché molti associano la vitamina C al colore arancione, un produttore può investire nella colorazione artificiale per adattarsi a questa associazione.
    I dolcificanti artificiali sono però, appunto, artificiali. Diversamente dai coloranti naturali, sono associati a diverse questioni salutistiche 6,7,8. Di conseguenza, aggiungeranno degli avvertimenti nell’etichetta degli alimenti quando verranno aggiunte tinture per alimenti 9.
    Dal momento che molti studi si focalizzano sui coloranti negli alimenti, vale la pena prendere in considerazione come possano avere un impatto sulla salute a lungo termine se l’esposizione avviene tramite gli integratori. Per di più, questi additivi non sono per nulla correlati all’efficacia del prodotto, quindi aggiungerli non è necessario.

     
  • Aromi e dolcificanti naturali sono aggiunti per migliorare il sapore o mascherare l’amaro degli integratori. I dolcificanti naturali sono utilizzati nei prodotti senza zucchero. Sono molto più dolci dello zucchero normale e non hanno calorie,  quindi attraggono i produttori di integratori che vogliono evitare zucchero nei loro prodotti.
    Ad ogni modo, negli ultimi anni, la ricerca ha osservato attentamente i dolcificanti artificiali, specialmente nel nostro cibo, e il loro potenziale impatto sulla salute. 10,11,12

     
  • Conservanti chimici. I conservanti sono aggiunti agli alimenti e agli integratori alimentari per prolungare la scadenza del prodotto e prevenire la crescita microbica. La lista dei conservanti chimici per alimenti approvati è lunga, ma alcuni dei più comuni sono parabeni, solfiti, benzoati. Coloro che presentano sensibilità alimentari o a sostanze chimiche possono essere particolarmente vulnerabili a questi additivi, anche se vengono generalmente considerati ‘sicuri’, dal momento che queste sostanze chimiche sono collegate a ogni tipo di disturbo della salute, a seconda di quale tra di essi è aggiunto. 13,14,15

     
  • Grassi idrogenati. I grassi idrogenati, o grassi trans, vengono aggiunti ai prodotti come riempitivi o per estendere la durata di conservazione. È appurato che i grassi idrogenati sono pericolosi per la nostra salute e non sono più consentiti nei prodotti alimentari. Le principali questioni con i grassi idrogenati sono legate a problemi cardiovascolari e metabolici. 16 Nonostante queste statistiche preoccupanti, piccole quantità sono ancora consentite negli alimenti e negli integratori.

     
  • OGM. Gli organismi geneticamente modificati, od OGM, sono definiti come un prodotto il cui materiale genetico (DNA) è stato modificato 17. La soia e il mais sono alcuni degli OGM più comuni nell'approvvigionamento alimentare e sono utilizzati anche negli integratori. Si stima che più dell'82% della soia coltivata nel mondo sia geneticamente modificata. 18 Tutti gli ingredienti di Pure Encapsulations, inclusi quelli derivanti dal mais, sono privi di OGM. Otteniamo dichiarazioni da ciascuno dei nostri fornitori che certificano che gli ingredienti sono privi di OGM. Su alcuni nutrienti, conduciamo test PCR, per confermare l'assenza di materiale geneticamente modificato.
una donna che sorride di fronte a integratori Pure Encapsulations

 

Come scegliere integratori senza additivi?

Scegliere integratori senza additivi è essenziale se stai cercando di migliorare la tua salute. L'ultima cosa che vuoi fare è sovraccaricare inconsapevolmente il tuo limite di tossicità o aggravare qualsiasi problema di salute. Anche una quantità in tracce di alcuni di questi additivi può avere un impatto sulle persone sensibili. E per le persone che vogliono migliorare la propria salute a lungo termine, è estremamente proficuo essere consapevoli di molti di questi ingredienti.

 

Caitlin Beale, MS, RDN is a registered dietitian and freelance health writer. She has a master's degree in nutrition and over ten years of experience as a registered dietitian. You can learn more about Caitlin Beale, MS, RDN at www.caitlinbealewellness.com. [optional] 

+The views expressed in this article are those of the authors. They do not reflect the opinions or views of Pure Encapsulations®. Puoi saperne di più su Caitlin Beale MS, RDN su www.caitlinbealewellness.com. [optional] 

Caitlin Beale, MS, RDN è una dietista registrata e scrittrice freelance di temi legati alla salute. Ha una laurea magistrale in nutrizione e più di dieci anni di esperienza come dietista.

+Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle degli autori. Non riflettono le opinioni o i punti di vista di Pure Encapsulations®.
 


1  Skocaj, Matej, Metka Filipic, Jana Petkovic, and Sasa Novak. “Titanium Dioxide in Our Everyday Life; Is It Safe?” Radiology and Oncology 45, no. 4 (November 16, 2011): 227–47. https://doi.org/10.2478/v10019-011-0037-0.

2 “Safety Assessment of Titanium Dioxide (E171) as a Food Additive - - 2021 - EFSA Journal - Wiley Online Library.” Accessed October 19, 2021. https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2021.6585.

3 “Titanium Dioxide: E171 No Longer Considered Safe When Used as a Food Additive | EFSA.” Accessed October 19, 2021. https://www.efsa.europa.eu/en/news/titanium-dioxide-e171-no-longer-considered-safe-when-used-food-additive.

4 USDA Foreign Agricultural Service. “France: France Bans Titanium Dioxide in Food Products by January 2020.” Accessed October 19, 2021. https://www.fas.usda.gov/data/france-france-bans-titanium-dioxide-food-products-january-2020.

5 Pearnchob, N., J. Siepmann, and R. Bodmeier. “Pharmaceutical Applications of Shellac: Moisture-Protective and Taste-Masking Coatings and Extended-Release Matrix Tablets.” Drug Development and Industrial Pharmacy 29, no. 8 (September 2003): 925–38. https://doi.org/10.1081/ddc-120024188.

6 Arnold, L. Eugene, Nicholas Lofthouse, and Elizabeth Hurt. Neurotherapeutics: The Journal of the American Society for Experimental NeuroTherapeutics 9, no. 3 (July 2012): 599–609. https://doi.org/10.1007/s13311-012-0133-x.

7 Amchova, Petra, Hana Kotolova, and Jana Ruda-Kucerova. “Health Safety Issues of Synthetic Food Colorants.” Regulatory Toxicology and Pharmacology: RTP 73, no. 3 (December 2015): 914–22. https://doi.org/10.1016/j.yrtph.2015.09.026.

8 Kobylewski, Sarah, and Michael F. Jacobson. “Toxicology of Food Dyes.” International Journal of Occupational and Environmental Health 18, no. 3 (September 2012): 220–46. https://doi.org/10.1179/1077352512Z.00000000034.

9 Potera, Carol. “DIET AND NUTRITION: The Artificial Food Dye Blues.” Environmental Health Perspectives 118, no. 10 (October 2010): A428.

10 Mathur, Kushagra, Rajat Kumar Agrawal, Shailesh Nagpure, and Deepali Deshpande. Journal of Family Medicine and Primary Care 9, no. 1 (January 28, 2020): 69–71. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7014832/. 

11 Suez, Jotham, Tal Korem, David Zeevi, Gili Zilberman-Schapira, Christoph A. Thaiss, Ori Maza, David Israeli, et al. “Artificial Sweeteners Induce Glucose Intolerance by Altering the Gut Microbiota.” Nature 514, no. 7521 (October 9, 2014): 181–86. https://doi.org/10.1038/nature13793.

12 Ruiz-Ojeda, Francisco Javier, Julio Plaza-Díaz, Maria Jose Sáez-Lara, and Angel Gil. “Effects of Sweeteners on the Gut Microbiota: A Review of Experimental Studies and Clinical Trials.” Advances in Nutrition 10, no. Suppl 1 (January 2019): S31–48. https://doi.org/10.1093/advances/nmy037.

13 Raposa, B., R. Pónusz, G. Gerencsér, F. Budán, Z. Gyöngyi, A. Tibold, D. Hegyi, I. Kiss, Á Koller, and T. Varjas. “Food Additives: Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Azorubine, and Tartrazine Modify the Expression of NFκB, GADD45α, and MAPK8 Genes.” Physiology International 103, no. 3 (September 2016): 334–43. https://doi.org/10.1556/2060.103.2016.3.6.

14 Beezhold, Bonnie L., Carol S. Johnston, and Kathleen A. Nochta. Journal of Attention Disorders 18, no. 3 (April 2014): 236–41. https://doi.org/10.1177/1087054712443156.

15 Nishihama, Yukiko, Jun Yoshinaga, Ayaka Iida, Shoko Konishi, Hideki Imai, Miyuki Yoneyama, Daisuke Nakajima, and Hiroaki Shiraishi. “Association between Paraben Exposure and Menstrual Cycle in Female University Students in Japan.” Reproductive Toxicology (Elmsford, N.Y.) 63 (August 2016): 107–13. https://doi.org/10.1016/j.reprotox.2016.05.010.

16 Wanders, Anne J., Peter L. Zock, and Ingeborg A. Brouwer. “Trans Fat Intake and Its Dietary Sources in General Populations Worldwide: A Systematic Review.” Nutrients 9, no. 8 (August 5, 2017): E840. https://doi.org/10.3390/nu9080840.

17 “Food, Genetically Modified.” Accessed October 19, 2021. https://www.who.int/news-room/q-a-detail/food-genetically-modified.

18 “"Pocket K No. 16: Global Status of Commercialized Biotech/GM Crops in 2014". isaaa.org. International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications. Retrieved 23 February 2016. 

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